venerdì 9 febbraio 2018

Harakiri for the Sky - Arson: ingrandire i sentimenti per creare arte

(Recensione di Arson degli Harakiri for the Sky)


La psiche umana è molto complessa. Si traveste di altalena passando da un'estremo ad un'altro con una facilità impressionante. L'estasi e la disperazione di assomigliano tantissimo perché entrambi questi stati emotivi ci trasportano in una dimensione diversa da quella che viviamo la maggioranza del tempo. Per quello entrambi vengono glorificati ed esaltati, perché se c'è qualcosa di certo è che la vita non deve essere mai piatta. Come la musica.

Arson è il quarto disco degli austriaci Harakiri for the Sky, band che nell'ultimo decennio si è fatta valere come una delle maggiori rappresentanti di un genere musicale abbastanza nuovo, com'è il atmospheric post rock che nel caso di questa band si fonde con il black metal. Per quello è indubbio che le aspettative di fronte a questo nuovo lavoro sono abbastanza importanti. 
Qual è il modo migliore di rispondere a una tal pressione? Quella di continuare indisturbati a fare quello che si sa fare, ed è proprio quello che la band austriaca fa in questo nuovo lavoro. Nessun travolgimento, nessuna rivoluzione, nessun modo di smettere di essere quello che è. E anche se le cose prendono quella direzione, che potrebbe sembrare molto statica, quello che viene fuori è un lavoro riuscitissimo che stenta ad avere dei punti deboli. 
Infatti ogni nota suonata in questo disco ci fa capire che la capacità musicale della band è brillante, attiva, presente.

Arson

Arson è un disco di sovrapposizioni. E' un'insieme di sensazioni musicali che trovano una coerenza fondamentale in un contesto affatto scontato. E' un disco che si nutre di malinconia, di melodie che rimangono facilmente impresse nella testa che vengono messe in contrasto con una base ritmica trascinante e con dei riff di chitarra che dimostrano con chiarezza che il mondo d'appartenenza degli Harakiri for the Sky è quel metal che non guarda in faccia nessuno, un metal che passa anche ad essere una filosofia di vita o un modo di guardare il mondo. Per quello ci si sorprende a scoprire che ogni brano di questo disco nasce e si sviluppa in direzioni impensabili che ci portano da momenti marcatamente black metal a piccoli intermezzi strumentali che sembrano venire fuori da dischi di quel così chiamato "alternative metal". Naturalmente tutto questo viene messo in comunicazione con dei momenti dove la componente post rock ricrea delle atmosfere solide ed impeccabili. Siamo di fronte a dei brani con tante vite, vite molto diverse ed interessanti. 
Un altro aspetto che bisogna sottolineare è la monumentalità di questo disco, non soltanto per la durata di ogni brano, che non vanno mai sotto gli otto minuti, ma anche per la durata complessiva di tutto questo lavoro, andando ben oltre all'ora di musica, qualcosa che sembra essere molto contrastante con la maggioranza dei dischi che si pubblicano nei nostri giorni.

Arson

Credo che è proprio quella grandezza a essere il filo conduttore di Arson. In questo disco tutto è monumentale, a volte perché la natura degli elementi che lo costruiscono è proprio così, a volte perché gli Harakiri for the Sky tendono ad ingrandire tutto quanto, a rendere esagerata la loro musica. Questa loro intenzione è quella di portare l'ascoltatore ad una dimensione che si discosta dal quotidiano e dalla normalità. In positivo o in negativo tutto diventa più grande in questo disco toccando così l'essenza di quello che significa fare arte.

Harakiri for the Sky

La copia di questo lavoro che ho avuto modo di ascoltare è quella con un bonus track veramente gustoso, per quello delle due canzoni che pesco come esempi migliori di questo disco una è proprio quella traccia.
Ma andiamo prima con quella che è fedelissima rappresentazione di quello che è questo disco. La mia scelta ricade su Fire, Walk with me. Il brano che apre il disco non solo ha un titolo che ci proietta subito nel mondo di quel regista visionario com'è David Lynch ma ci fa capire anche la dimensione della musica degli austriaci volutamente va incontro a quei angoli della mente difficilmente esplorabili. Senza però cadere in incoerenze o linguaggi artistici di difficile comprensione. 
La bonus track è invece una bellissima cover di Manifesto dei Graveyard Lovers e come succede più di qualche volta la cover sembra superiore alla versione originale. Ma la sua grazia in questo disco non sta solo in quello ma anche nel fatto che si trasforma in una canzoni che dà una direzione diversa, un respiro dentro alla personalità più costante di questo disco, e queste aperture sono preziose.


Arson è un disco che colmerà indubbiamente tutte le aspettative dei fan degli Harakiri for the Sky, questo perché è un disco senza punti deboli, un disco con una solidità tale da dimostrare che lo stato di salute della band è ottimo, come se fosse un fiume in piena che non ha alcuna intenzione di fermarsi. Un'intensa esperienza nella quale immergersi per evadere dal mondo.

Voto 8/10
Harakiri for the Sky - Arson
AOP Records
Uscita 16.02.2018

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