giovedì 20 aprile 2017

Slut Machine - Slut Machine: un tuffo nel passato

(Recensione di Slut Machine degli Slut Machine)


In tanti ambiti le caratteristiche proprie di un'epoca non vengono capite se non dopo un po' di tempo. Come se fosse necessario allontanarsi per poi guardare indietro e capire cosa è stato lasciato alle spalle. Anche per la musica è così. Quando è passato poco tempo è difficile inglobare tutto quello che capita a livello musicale. Bisogna lasciare una distanza prudente e poi esprimersi. E' allora che emerge con chiarezza un suono e delle caratteristiche particolare da associare ad un decennio.

Oggi vi parlo di una band norvegese chiamata Slut Machine, da non confondere con l'omonima all female band italiana. La storia di questo gruppo è particolare perché dopo la loro nascita nel 1993 riuscirono ad avere grandissimi consensi fino al punto di firmare un contratto con la Roadrunner Records. Per un motivo e l'altro non sono mai arrivati a pubblicare un disco con loro, però. Nel 1998 la band si scioglie. Bisogna fare un salto fino ai giorni nostri per ritrovarli, intesi a rivivere la loro carriera. Come prima tappa la Apollon Records si è interessata nel pubblicare il loro disco di debutto che fino ad oggi era rimasto alla portati di pochi privilegiati. 
Questo passaggio è fondamentale per capire che cosa abbiamo di fronte. Slut Machine, che è anche il titolo del disco, è un lavoro "vecchio" di una ventina d'anni. Per quello il suo sound ci riporta immediatamente a quelli anni 90 dove il thrash e l'hardcore regnavano anche fuori alle cerchie strettamente metal. Ascoltando questo disco vengono fuori un sacco di paragoni con band leader di quell'epoca, come i Pantera, gli Slayer o i primi Metallica

Slut Machine

Siamo nel pieno degli anni 90, anni che musicalmente sono stati drasticamente diversi da quelli attuali. In quell'epoca il metal era alla portata di un grande pubblico e non aveva questo aspetto di nicchia che purtroppo ha acquisito negli anni. Non era strano accendere la televisione e ritrovarsi qualche video di qualche band thrash o heavy metal e, posteriormente, anche le prime incursioni nu metal. Per quello questo Slut Machine è un perfetto modo di capire cosa succedeva in quei anni. Il suo suono nasce sicuramente nel thrash ma si espande fino a toccare altri mondi come quello dell'hardcore essendo in un certo modo un precessore di quello che sarebbe stato il nu metal. Brani molto energici, intrinsechi di un'attitudine forte. Chitarre scatenate in riff pesanti sui quali si adagia una linea vocale che ricorda il timbro di Tom Araya. Una base ritmica molto ricca completa il quadro di questo disco. 

Ascoltare Slut Machine è fare un salto indietro nel tempo. Sono molte le domande che vengono fuori e che hanno, soprattutto, a che fare col punto che abbiamo raggiunto. Come mai l'impeto più commerciale a sovrastato qualsiasi dimostrazione artistica? Un disco come questo 20 anni fa sarebbe stato facilmente trasmesso da parecchie radio, perché era la normalità. Adesso è diventato "privilegio" di pochi. Triste, molto triste.

Brani che riescono a far capire cosa c'è in questo disco:
I Love You. Introduzione alla Sepultura e sviluppo alla Pantera. Un titolo che sembra contraddittorio col genere musicale, ma funziona benissimo. Potente e conciso.
 Isle of Pain. Il gioco di effetti aggiunti alla voce espandono gli orizzonti della band. Siamo di fronte a una canzone marcatamente anni 90. L'hardcore sembra prevalere e regala un esempio ottimo di come si faceva musica.
All American Superbug. Vi ricordo che vi sto raccontando un album che doveva uscire 20 anni fa e che è suonato da una band norvegese. Questo brano permette di vedere una grande particolarità, cioè quella di guardare più verso gli Stati Uniti musicalmente parlando e, qualche volta, anche a livello di testi. Questo è un testo pre 11 Settembre ma tematiche come il terrorismo venivano già a gala. 

Fa specie pensare che questo disco non vide la luce appena uscito. Questo è un lavoro che non ha nulla da invidiare a tanti dischi usciti in quelli anni. Gli Slut Machine avrebbero perfettamente essere protagonisti di un movimento musicale vivissimo e pieno d'attività. Adesso ci rimane la curiosità di ascoltare materiale nuovo e di capire quanto peso avrà avuto il tempo.

Voto 8/10
Slut Machine - Slut Machine
Apollon Records
Uscita 21.04.2017

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